Igor Giorgini non nasconde le emozioni e la fierezza per questo nuovo incarico: "Sono molto contento di essere tornato qui a Jesi, ringrazio il presidente di questa chiamata, di avermi affidato questo incarico di prestigio perché la Jesina è una squadra tra le più importanti a livello regionale. Qui ho passato i miei migliori anni da calciatore, ho dei ricordi bellissimi dei tifosi, della società e dei compagni di squadra. Sono sempre rimasto legato alla Jesina come tifoso, l’ho sempre seguita, essere tornato qua in veste di allenatore mi riempie di orgoglio".
Ha le idee molto chiare sulla prossima stagione: "Le aspettative, dopo una stagione sfortunata e complicata come quella dell’anno scorso, sono quelle di fare un campionato che possa cancellare le delusioni dell’anno scorso. Se, come adesso ci stiamo organizzando, la categoria rimarrà quella della Promozione, si dovrà fare una squadra competitiva per poter ritornare immediatamente dove una piazza come Jesi merita, è l’unico obiettivo che ha questa società".
L'allenatore vuole che l'ambiente sia compatto, solo lottando insieme si possono raggiungere gli obiettivi prefissati: "Io sono qui per allenare la Jesina, perché sono legato alla maglia così come lo sono i tifosi. Per riuscire a superare le amarezze della passata stagione tutto deve funzionare bene, la parte tecnica e il tifo, componente fondamentale per una piazza come Jesi. A me piacerebbe rivedere una curva come quella della finale playout, una tifoseria così si vede soltanto nei grandi palcoscenici. Si deve tornare a fare una categoria importante e bisogna farlo tutti insieme".